CITTA' METROPOLITANA DI BOLOGNA
Siglata la pre intesa sul nuovo contratto decentrato dell'Ente

Mercoledì 7 Novembre 2018 presso la sede della Città Metropolitana di Bologna le delegazioni di parte pubblica e di parte sindacale (FP CGIL, Cisl FP, Uil Fpl e la RSU) hanno sottoscritto la pre intese sul nuovo Contratto Collettivo Integrativo dell'ente, in attuazione del CCNL 2016/2018 erelativo alle modalità di utlizzo del fondo delle risorse decentrate per l'anno 2018 del personale dipendente.
Si tratta del primo Contratto Collettivo Integrativo del nuovo Ente che, oltre a disciplinare la parte economica, ridefinisce il profilo istituzionale,
l'assetto organizzativo e le funzioni svolte dalla Città Metropolitana di Bologna, a seguito dell'attuazione del processo di riordino delle Province.
Nel sistema degli enti territoriali, infatti, la Città metropolitana
di Bologna assume un ruolo istituzionale specifico e differenziato rispetto
alle province, ponendosi interlocutore privilegiato nelle scelte sullo sviluppo
strategico del territorio e soggetto federante degli enti locali dell'area
metropolitana. L'individuazione e il coordinamento delle strategie di sviluppo
dell'intero territorio, il rafforzamento delle collaborazioni istituzionali tra
gli enti, nonché la piena attuazione delle funzioni proprie, rappresentano quindi
la mission del nuovo ente - che
peraltro trova riscontro nel Piano Strategico Metropolitano approvato dal consiglio metropolitano lo scorso luglio - da realizzarsi
attraverso approcci innovativi ed adeguamenti organizzativi, volti ad incrementare
il livello di qualità ed efficacia dei servizi e ha migliorare le relazioni con
le imprese e con i cittadini del territorio.
Il 21/05/2018 è stato sottoscritto il Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro dei dipendenti del Comparto Funzioni Locali per
il triennio 2016/2018; esso rappresenta il primo Contratto nazionale siglato dopo
l'istituzione della Città metropolitana.
Le novità introdotte con il nuovo CCNL
(istituzione di nuove indennità, semplificazione delle regole per la
costituzione del Fondo delle risorse decentrate, introduzione di una specifica
sezione per la Polizia Locale, spostamento delle risorse per le posizioni
organizzative dal Fondo al Bilancio, maggior enfasi sulle performances che
rappresentano presupposto per il riconoscimento di premi anche differenziati e
per l'attribuzione delle progressioni economiche) trovano però un ostacolo verso
la loro piena applicazione, essendo ancora vigente l'art. 23 comma 2 del D.
Lgs. 75/2017, il quale stabilisce che dal 2017 la spesa complessiva sostenuta
per l'erogazione del salario accessorio non può superare il corrispondente
importo dell'anno 2016.
Nonostante
il permanere di questo limite, Il Contratto collettivo integrativo presiglato oggi, si pone l'obiettivo
di sviluppare appieno le novità e le potenzialità del nuovo CCNL, per sostenere il personale con tutti gli
strumenti che il CCNL mette a disposizione (riconoscimenti economici, percorsi
di carriera, programmi di formazione, conciliazione vita-lavoro, welfare
integrativo).
Il testo condiviso tra le parti riprende e rafforza gli obiettivi del
Contratto integrativo sottoscritto nel 2017, con il quale si è dato avvio ad una
nuova stagione di politiche per il personale da sviluppare nell'arco del
mandato politico dell'ente, il cui primo segno tangibile è stata la riattivazione
dell'istituto delle progressioni economiche fermo da anni.
Le parti intendono quindi proseguire nella valorizzazione professionale ed
economica del personale, anche attraverso il riconoscimento dell'assunzione di responsabilità
di segmenti organizzativi
e di funzioni. Per corrispondere e realizzare efficacemente gli obiettivi
strategici dell'ente, le parti ritengono fondamentale definire ed attuare un Piano
della formazione permanente volto a sviluppare le competenze professionali ed
organizzative che coinvolga tutti i dipendenti, in ragione del ruolo e delle
attività che ad essi vengono richieste.
La collocazione istituzionale nel sistema degli enti locali
territoriali, determina inoltre la necessità di adottare anche modelli
organizzativi innovativi (uffici unici e convenzioni) nei rapporti con la
Regione, con il Comune capoluogo e con i Comuni del territorio, per la gestione
delle attività delegate o di comune interesse. Il personale dovrà pertanto essere
adeguatamente formato anche al fine di riposizionare in maniera efficace
le proprie competenze.
Le parti hanno concordato inoltre sulla
necessità di sviluppare percorsi di conciliazione vitalavoro attraverso
l'introduzione di forme di lavoro flessibile come il lavoro agile (Smart
working), il telelavoro, la flessibilità oraria e i riposi solidali e hanno inoltre condiviso di verificare la possibilità di attivare interventi di Welfare integrativo a
sostegno dei dipendenti e dei propri familiari: l'adesione a
forme di assistenza sanitaria integrativa, il concorso
alle spese per i libri di testo per i figli sino alla scuola secondaria di
secondo grado, l'attivazione di borse di studio, il sostegno all'iscrizione dei
figli agli asili nido, l'incentivazione di iniziative di carattere culturale,
ricreativo o sportivo, il rinnovo di convenzioni riconducibili al tema della
mobilità sostenibile, sono alcuni dei temi che saranno presi in esame.
Con la sottoscrizione di questa pre intesa, che sarà sottoposta al voto delle lavoratrici e lavoratori dell'ente, oltre a disciplinare gli istituti del salario accessorio quale presupposto per l'utilizzo del fondo del salario accessorio per l'anno 2018, le parti hanno inteso definire il ruolo e la funzione strategica del nuovo ente e dei lavorotori che in esso operano, nel sistema delle Autonomie locali del territorio per meglio rispondere ai bisogni dei cittadini che in esso vivono.