Nessuna conciliazione in Prefettura. Ai servizi educativi e scolastici comunali servono risposte, non promesse!

Proclamato lo sciopero per lunedì 8 settembre.

Il previsto tentativo obbligatorio di conciliazione che si è svolto ieri in Prefettura dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, è fallito.

Non è bastata alle Organizzazioni Sindacali, la ribadita generica disponibilità dell’Amministrazione Comunale ad affrontare questioni, inevase da troppo tempo e che pregiudicano sia le condizioni di lavoro che i livelli di servizio.

Vogliamo risposte e non promesse per le condizioni edilizie e manutentive delle sedi inadeguate alla loro funzione educativa e scolastica, mentre ad oggi non c’è alcuna programmazione e investimento strutturali e risolutivi da parte dell’Amministrazione, a partire dagli interventi volti a fronteggiare i sempre più frequenti picchi climatici e a garantire condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Servono risposte per le mancate sostituzioni del personale educativo assente che mettono in pregiudizio le condizioni di servizio (in violazione delle previsioni del CCNL e finanche dei rapporti numerici stabiliti da norma regionale).

Servono risposte adeguate per garantire rapporti numerici necessari all’attento presidio dei casi di disabilità ma anche di comportamento divergente, in attesa o senza certificazione nella scuola di infanzia.

Vogliamo da subito una revisione organizzativa e economica complessiva del servizio di luglio dei nidi e nei Poli 0-6, a partire dalla valorizzazione della volontarietà già condivisa nel contratto collettivo integrativo.

Servono risposte per la stabilizzazione del personale precario di lunga anzianità, il cui essenziale contributo quotidiano viene di frequente svalorizzato in sede concorsuale. Risposte per la questione dell’organizzazione delle presenze durante gli eventi meteorologici straordinari e le sospensioni emergenziali dei servizi, per gli organici del coordinamento pedagogico, per il nastro orario dei collaboratori, per le funzioni amministrative e tecniche di supporto all’attività quotidiana nei nidi, nelle scuole, nei cbf e in tutto il sistema educativo e scolastico.

Sono questioni per le quali non bastano vane promesse.  Serve affrontarle con serie intenzioni e seri investimenti per risolverle. E serve farlo in tempo utile per cambiare le condizioni già nel prossimo anno educativo e scolastico, e non in un futuro generico e indefinito.

Il prossimo 8 Settembre sarà sciopero