Nell’incontro che si è svolto oggi pomeriggio, all’indomani dello sciopero dei dipendenti del comune di Bologna, il Sindaco, rispetto ai 2 milioni di euro ventilati, ha messo sul piatto 441.000 euro in più. Poco più di 1,5 euro al giorno.
Poi, una cinquantina di nuove assunzioni nel 2026 ed un impegno a verificare possibili ulteriori incrementi di salario accessorio negli anni successivi.
Dopo le dichiarazioni fatte dal Sindaco ieri dal palco della nostra manifestazione, ci aspettavamo molto di più.
La distanza con quanto rivendicato dai lavoratori non consente alcuna condivisione.
Riteniamo che un’adeguato stanziamento di risorse già dal 2025 e un adeguato incremento delle assunzioni di personale siano atti dovuti. Ai dipendenti, alla macchina comunale e ai servizi pubblici che devono essere erogati ai cittadini.
Un’azienda che produce beni materiali che vuole rimanere competitiva, investe nel personale, nella sua formazione, in innovazione tecnologica, in qualità del prodotto.
Il comune di Bologna è una “azienda” che produce servizi alle persone e se vuole mantenerli nel numero e nella qualità deve investire nel personale che li svolge, nella loro presenza in numero adeguato, in adeguata remunerazione, in formazione ed organizzazione. Il Comune di Bologna lo fa a parole ma nei fatti non lo fa.
Esprimiamo estremo disappunto perchè contrariamente ad altre, questa Amministrazione non ha colto l’occasione di dimostrare che la principale risorsa che ha a disposizione e che dovrebbe valorizzare, sono proprio i suoi dipendenti. Quelli che quotidianamente provano a farla funzionare e che hanno scioperato per farlo bene fornendo servizi di qualità alla collettività.
Fumata nera quindi, perché come avevamo detto dal palco dello sciopero dopo l’intervento del Sindaco, non bastano le dichiarazioni ma servono azioni conseguenti e concrete. Oggi non ci sono state.




