Vergato (Bo) 9 Agosto 2023 – Si è svolta oggi davanti al Pronto Soccorso di Vergato l’assemblea pubblica convocata da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL per discutere del progetto di riordino del servizio sanitario metropolitano a seguito della delibera regionale, con particolare riferimento al sistema emergenza/urgenza nel territorio dell’appenino e alla prevista trasformazione del presidio di Vergato in CAU.

È stata un’assemblea molto partecipata da lavoratrici e lavoratori, delegate e delegati, cittadine e cittadini che con i loro interventi hanno rappresentato molte preoccupazioni sulla tenuta del servizio sanitario pubblico e del peggioramento dei servizi.

Sono intervenuti anche Giuseppe Argentieri, Sindaco di Vergato e Alessandro Santoni Sindaco di San Benedetto Val di Sambro nonchè presidente del Distretto Socio-Sanitario dell’Appennino che ha parlato a nome di tutti i sindaci del Distretto.

Per la Categoria bolognese, il Segretario Generale Marco Pasquini e il Responsabile del Comparto Sanità Gaetano Alessi, hanno affermato che “l’ipotesi di separare i percorsi delle emergenze e delle urgenze è sulla carta condivisibile” ma ancora una volta hanno denunciato “la carenza di personale necessario e la carenza di risorse economiche” e hanno ribadito “la necessità di un confronto di merito che coinvolga tutte le parti in causa a partire dalle rappresentanze sindacali che rappresentano tutte le professionalità che operano e tengono in piedi il servizio sanitario pubblico – persone che con il loro lavoro assistono e si prendono cura di altre persone . Ma anche con i territori e le loro amministrazioni locali.”

“Allo stato attuale, nonostante se ne parli da mesi e nonostante gli incontri fatti con la conferenza territoriale socio-sanitaria metropolitana (ctssm), non esiste ancora una proposta formale sulla quale fare un confronto di merito.

I documenti che ci sono stati forniti dalla ctssm, come comunicato dalla stessa quando ha rinviato l’incotro che si doveva svolgere il 3 Agosto u.s., richiedono ulteriori approfondimenti.

“Auspichiamo che a Settembre siano pronti ad aprire il confronto. Confronto che può anche partire dal sistema dell’emergenza/urgenza, ma che affronti il riordino del sistema sanitario metropolitano nel suo complesso anche sotto il profilo della terrotorialità. Se è vero che il territorio dell’Appennino è fragile occorre operare per potenziare i servizi di quel territorio.

“Occorre anche rimarcare che senza un numero di personale adeguato e adeguatamente formato e senza le risorse economiche necessarie, nessuna riorganizzazione potrà essere efficacie e a pagarne le conseguenze saranno le persone a partire da quelle più fragili”

“Serve un piano strordinario di assunzioni, servono risorse per valorizzare il lavoro di chi opera nei servizi e serve una organizzazione del lavoro che determini condizioni di lavoro sostenibili.”