Giovedì 14 settembre 2023, a partire dalle ore 10, il personale dell’inclusione scolastica, lavoratrici e lavoratori con le qualifiche di educatrice/educatore che affiancano bambini e ragazzi con disabilità che frequentano le scuole di ogni ordine e grado, sarà in presidio, insieme alla FP CGIL, davanti alla Prefettura di Bologna.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito della mobilitazione nazionale per rivendicare un lavoro stabile, una retribuzione adeguata e la valorizzazione delle professionalità degli educatori e degli operatori che lavorano in questo ambito scolastico.

Sono lavoratrici e lavoratori occupati all’interno di appalti pubblici gestiti quasi esclusivamente da cooperative sociali, la cui condizione lavorativa è estremamente precaria, anche per coloro che hanno rapporti di lavoro a tempo indeterminato ma che comunque non hanno né una stabilità oraria, né retributiva.

La loro presenza nelle scuole è soggetta alle variabili determinate dalla presenza degli alunni con disabilità nel corso dell’anno scolastico, oltre al fatto che durante i periodi di chiusura scolastica il personale resta a casa senza retribuzione. Ciò è quanto è successo durante le frane e le alluvioni che hanno colpito la città Metropolitana di Bologna e la Regione Emilia-Romagna.

A tale instabilità si aggiungono le retribuzioni basse e la frammentazione dei luoghi dove il personale svolge l’attività lavorativa.

Eppure, questa figura è determinante all’interno delle scuole perché si occupa sia degli aspetti educativi che assistenziali degli alunni disabili inseriti nelle classi. A testimonianza dell’impatto di questi lavoratori all’interno della scuola basti citare il fatto che nella Città Metropolitana di Bologna si contano svariate centinaia di educatori e di operatori alle dipendenze delle cooperative sociali. Figure per le quali è stato necessario un lungo e complicato lavoro sindacale per vedere loro garantito il corretto inquadramento previsto dal contratto nazionale.

Problematiche che potrebbero trovare soluzione solamente se queste lavoratrici e lavoratori passassero alle dipendenze dirette dello Stato o dei committenti pubblici.

Con questa mobilitazione la FP CGIL intende sostenere anche i disegni di legge presentati nelle commissioni delle camere parlamentari per ottenere l’internalizzazione di tutto il personale operante nelle scuole riconoscendo così una reale valorizzazione professionale.

Per questo motivo chiederemo con forza l’approvazione e il finanziamento adeguato dei provvedimenti legislativi finalizzati all’assunzione all’interno della Pubblica Amministrazione di queste figure professionali.