“L’ortopedia dell’ Ospedale Maggiore, pur avendo una dotazione ufficiale di 80 posti letto, registra quotidianamente una media di pazienti ricoverati oscillante tra i 90 e i 110 – dice Giuseppe Santella, funzionario della Fp Cgil di Bologna -, tale esubero, inaccettabile di per sé, viene gestito attraverso una sistematica e cronica dispersione dei pazienti ortopedici in reparti di specialità diverse in tutto l’Ospedale “sistemazione fuori setting”.
Questa gestione emergenziale, che è diventata la prassi, produce le seguenti, gravi conseguenze:
- Rischio aumentato per la salute degli Operatori: molti reparti, per vocazione e specializzazione, non sono strutturati per la gestione del paziente ortopedico acuto e post-chirurgico (pazienti con classificazione di rischio maggiore). L’accoglienza forzata di questi pazienti contravviene alle limitazioni e alle specifiche indicazioni fornite dal Medico Competente (D.Lgs. 81/08), esponendo gli operatori a un rischio ingiustificato di infortuni e stress lavoro-correlato.
- Messa a rischio della sicurezza dei pazienti: la collocazione in reparti non specialistici impedisce la piena e corretta assistenza, compromettendo la continuità assistenziale e la sicurezza delle cure, in particolare per pazienti con esigenze riabilitative e monitoraggio ortopedico specifico.
La disorganizzazione cronica del lavoro con l’eterno sovraffollamento e la gestione fuori setting, creano un carico di lavoro insostenibile per tutto il personale (sanitario e di supporto), riducendo la qualità dell’assistenza erogata a tutti i pazienti dell’Ospedale.
La situazione descritta non è un’emergenza estemporanea, ma una criticità ormai strutturale di cui la Direzione Generale è pienamente a conoscenza – continua il sindacalista – l’immobilità e l’incapacità/non volontà di trovare una soluzione strutturale e definitiva configurano una grave mancanza nel dovere di diligenza e tutela della salute e sicurezza dei lavoratori (Art. 2087 c.c. e D.Lgs. 81/08).
“Riteniamo necessario – aggiunge Gaetano Alessi, responsabile del comparto sanità della Fp Cgil di Bologna – invitare la Direzione Generale ad assumere con la massima urgenza ogni iniziativa necessaria per ripristinare la corretta dotazione e allocazione dei posti letto, eliminando l’abitudine al sovraffollamento cronico e al collocamento “fuori setting” dei pazienti ortopedici”.
Il sindacato, ribadisce Alessi, “diffida la direzione del presidio a scaricare sulle spalle degli attuali operatori di Ortopedia un numero maggiore di posti letto in assenza di dotazione organica”.
Data la ormai conclamata inerzia della direzione del presidio nel porre un argine a quanto sopra descritto – concludono i sindacalisti – se non arriverà una risposta celere ci vedremo costretti a trovare in un ente “Terzo” la struttura prefettizia, un luogo di discussione per salvaguardare la salute degli utenti e dei lavoratori e delle lavoratrici”.



