Denunciamo la situazione di forte disagio che vive il personale della Casa di Cura Nigrisoli di Ospedali Privati Riuniti. La costante grave carenza di personale, in particolare di infermieri, determina una condizione di sottorganico giornaliera e di carichi di lavoro intollerabili che hanno un impatto sulla qualità dell’assistenza e la sicurezza di pazienti e lavoratori.
Se normalmente nel turno del mattino nel reparto di chirurgia dovrebbero essere in servizio 5 infermieri per oltre 50 posti letto – un numero che a malapena garantisce i servizi minimi – da qualche giorno il numero di infermieri in servizio è passato a quattro. Un numero di per se totalmente insufficiente al punto tale che se dovessero verificarsi assenze per malattia, quindi non previste, verrebbe messa in crisi l’assistenza dell’intero reparto. Solo attraverso modifiche quotidiane dei turni di lavoro con orari spesso improponibili che in alcuni casi non rispettano il dettato contrattuale che prevede l’obbligo di almeno di 11 ore di riposo tra un turno e l’altro, gli operatori riescono a garantire il funzionamento del reparto.
Delle due l’una: o si assume personale o si riducono posti letto, così non si può continuare. E’ quello che anche provocatoriamente abbiamo manifestato alla Direzione che pare non preoccuparsi della situazione.
In questi giorni continua ad essere ingente il numero di pazienti di chirurgia e riabilitazione ricoverati. Resta elevatissimo il numero dei posti letto occupati che varia tra i 54 e i 56 giornalieri ma con un’assistenza infermieristica ridotta a discapito del servizio stesso oltre che dei carichi di lavoro per il personale.
Da tempo le organizzazioni sindacali hanno chiesto di aprire un confronto sul Contratto Integrativo Aziendale, su un sistema premiante e percorsi di progressione orizzontali e avanzamenti di carriera per valorizzare il personale sempre più spremuto ma anche in questo caso la Direzione fa orecchi da mercante e procrastina a data da destinarsi.
Non c’è solo carenza di infermieri ma anche di personale ausiliario e delle pulizie che opera in appalto che determina disservizi e problematiche a danno di pazienti e operatori, senza che la Direzione batta un colpo nonostante le nostre reiterate sollecitazioni.
E’ evidente che se non ci saranno risposte adeguate da parte della Direzione, metteremo in atto tutte le azioni sindacali che riterremo opportune a patire dall’attivazione dello stato di agitazione fino al blocco degli straordinari e allo sciopero.




