La FP CGIL di Bologna ha condiviso in una assemblea di lavoratori, il permanere di molte criticità nell’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali, in capo alla Città Metropolitana.

Da alcuni mesi ha preso avvio il modello di gestione, in gran parte esternalizzata, della manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali deciso dall’attuale amministrazione metropolitana.

Solo in quattro zone su dieci e solo per la manutenzione ordinaria della rete secondaria, è ancora presente un nucleo operativo di cantonieri, sorveglianti, tecnici dipendenti della Città Metropolitana, grazie all’accordo sindacale di un anno fa che ha arginato la volontà dell’Amministrazione di esternalizzazione totale.

Su tutto il resto della rete stradale, alla Città Metropolitana che ha la responsabilità nei confronti dei cittadini, rimane in pratica solo il controllo dell’attività dell’appalto e quindi malgrado i cittadini si attendano e spesso chiedano risposte ai pochi professionisti dell’Ente sullo stato delle strade, la stragrande parte di quelle risposte non possono più arrivare da loro.

E tuttavia ci si domanda da chi debbano arrivare quelle risposte, se già all’inizio dell’anno ci viene segnalato che in più occasioni sono stati dichiarati problemi di risorse disponibili per qualsiasi intervento corrente, ivi compreso il pronto intervento, tenuto conto che come è ovvio le imprese private operano in un’ottica di profitto e non di gratuità di servizio.

E ci si domanda anche come debbano arrivare quelle risposte, visto che si susseguono richieste di interventi estemporanei in luoghi o lavorazioni laddove dovrebbero essere operative solo squadre delle ditte private in ragione di una rigida suddivisione sulla carta delle attività tra le ditte private e i pochi operatori dell’Ente.  Suddivisione peraltro fondamentale, non solo per chiarezza operativa, ma anche per garantire appropriate misure di sicurezza per attività che sono ad alto rischio,

La FP CGIL non ha cambiato idea. Ritiene che la vera soluzione sia quella di cambiare leggi sbagliate che impediscono alla Città Metropolitana di assumere il numero adeguato di cantonieri, sorveglianti e tecnici per garantire a tutti i cittadini strade provinciale sicure.

Quei lavoratori costituiscono infatti un patrimonio insostituibile di competenze, esperienza, conoscenza approfondita del territorio metropolitano, che, per fare un solo esempio, nei giorni dell’alluvione che ha colpito anche il nostro territorio, ha contribuito in maniera decisiva ad evitare che gli ingentissimi danni materiali avessero un pari riflesso in termini di vite umane.

Se la politica continua invece a ritenere che la soluzione rimanga quella di un’amplissima esternalizzazione al privato, il minimo è quello di mettere davvero a disposizione tutte le risorse economiche necessarie, anche per la manutenzione ordinaria e preventiva, e non solo per il rifacimento delle poche strade attraversate da manifestazioni ciclistiche, e al contempo garantire una organizzazione chiara e sicura di tutte le lavorazioni necessarie sulle strade con il pieno coinvolgimento delle professionalità interne.

Senza risorse e senza lavoratori non c’è alcun servizio pubblico di manutenzione delle strade provinciali!

Anche per questo FP CGIL ha proclamato per il 23 maggio lo sciopero generale metropolitano dei servizi pubblici.