Nella notte tra martedì e mercoledì della settimana scorsa, l’acqua si era solo affacciata presso l’INAIL di Vigorso, Centro Pubblico di eccellenza assoluta in campo protesico. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco aveva restituito temporaneamente piena funzionalità alla struttura. Ma purtroppo il peggio era alle porte.

Intorno alle 10,30 di mercoledì l’acqua è entrata ovunque (spogliatoi, fisioterapia, mensa) e per l’INAIL di Vigorso non vi è stato più scampo.

Esprimiamo il massimo di vicinanza e solidarietà nei confronti di tutti i colleghi e i degenti della sede INAIL di Vigorso evacuata grazie all’intervento dell’Esercito e della Protezione civile, dopo che per tutta la mattinata il Personale sanitario interno aveva garantito assistenza ai pazienti ricoverati ai piani più alti dell’edificio.

La sequenza di scene e di immagini che provengono da quei luoghi possono fare solo immaginare il carico di dolore e lo sconforto patito, alla vista della propria sede devastata dall’inondazione. E sin da subito ci siamo resi disponibili per ogni cosa potesse alleviare il carico di sofferenza e disagio.

La fase che si apre adesso ci vedrà protagonisti in tutte quelle iniziative di solidarietà con le quali si intende tangibilmente portare aiuto a tutte le persone coinvolte. In parallelo si dovrà avere il massimo impegno per la riapertura completa in tempi celeri nella massima sicurezza di chi ci lavora, salvaguardando al meglio le costose attrezzature che contiene. Intendiamo contribuire fattivamente a promuovere quella cultura della prevenzione così importante per un territorio fragile come il nostro di modo da scongiurare per il futuro simili sciagure.

Nell’apprezzare l’attivazione immediata del lavoro agile emergenziale, senza lunari pretese di consumare ferie e permessi come avvenuto altrove, se ne richiede l’opzione per tutti coloro che sono coinvolti direttamente o indirettamente dall’inondazione e, anche, per tutte quelle situazioni familiari particolari.

Occorre poi dare la possibilità per chi lo vorrà di prestare servizio nelle sedi più prossime al proprio domicilio. Tutto ciò nell’ottica di dare serenità alle persone e assicurare dignità al proprio lavoro.