Confermato lo sciopero al Comune di Bologna per il prossimo 6 Novembre
"Dopo due settimane dal fallito tentativo di conciliazione in Prefettura, dal Comune di Bologna non è arrivata alcuna risposta. Nessuno stanziamento in Bilancio e nessun aumento del salario accessorio" - Affermano i sindacalisti - "Avevamo accettato l'incontro nonostante la proclamazione di sciopero per il prossimo 6 Novembre, nell'auspicio che il Comune fosse pronto finalmente a dare una risposta alle attese dei lavoratori. Così non è stato, ci è stato solo ribadito quanto ci era stato già detto un mese fa."
Confermato, quindi lo sciopero e la manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Bologna, per il prossimo 6 Novembre.
La Casa di Cura Toniolo lamenta la carenza di infermieri, ma poi non conferma un’infermiera interinale. Così non va!
La Casa di Cura Toniolo, una struttura della sanità privata a carattere religioso, a non rinnova un contratto di somministrazione in scadenza il 31 Ottobre ad un’infermiera. FP CGIL e CISL FP hanno chiesto un incontro urgente per avere chiarimenti, ma la Direzione si rifiuta e dichiara che non è tenuta a fornire motivazioni.
- La lavoratrice ha superato il periodo di prova previsto dal Ccnl- Dopo i primi 6 mesi le è stato prorogato il contratto di somministrazione su richiesta della Casa di Cura- Mai sono state trasmesse lamentele/critiche sulla professionalità dell'infermiera dalla Direzione né direttamente né per il tramite di altri preposti, né formalmente né informalmente- In nessuna occasione le sono state comunicate lacune sulle quali migliorare o porre maggiore attenzione- L’infermiera ha lavorato in più occasioni e per più ore da sola in reparto, quindi non possono corrispondere al vero ipotesi per le quali la lavoratrice non sarebbe autonoma- La lavoratrice è apprezzata da tutti i colleghi infermieri di reparto per la sua professionalità.
La scelta aziendale di “lasciare a casa” la lavoratrice precaria, smentendo quanto affermato solo 10 gg. prima, da il segno della poca attenzione da parte della Direzione della struttura delle condizioni di lavoro e dell’importanza del confronto sindacale.
Non è la prima volta che la direzione della Casa di Cura Toniolo assume impegni che non rispetta. Le attività al Toniolo aumentano, il personale no!
Fp-Cgil Bologna: Ortopedia dell'Ospedale Maggiore allo sbando, pazienti sballottati come pacchi postali. A rischio la salute degli utenti e del personale
"L'ortopedia dell' Ospedale Maggiore, pur avendo una dotazione ufficiale di 80 posti letto, registra quotidianamente una media di pazienti ricoverati oscillante tra i 90 e i 110 - dice Giuseppe Santella, funzionario della Fp Cgil di Bologna -, tale esubero, inaccettabile di per sé, viene gestito attraverso una sistematica e cronica dispersione dei pazienti ortopedici in reparti di specialità diverse in tutto l’Ospedale "sistemazione fuori setting".
Questa gestione emergenziale, che è diventata la prassi, produce le seguenti, gravi conseguenze:
- Rischio aumentato per la salute degli Operatori: molti reparti, per vocazione e specializzazione, non sono strutturati per la gestione del paziente ortopedico acuto e post-chirurgico (pazienti con classificazione di rischio maggiore). L’accoglienza forzata di questi pazienti contravviene alle limitazioni e alle specifiche indicazioni fornite dal Medico Competente (D.Lgs. 81/08), esponendo gli operatori a un rischio ingiustificato di infortuni e stress lavoro-correlato.
- Messa a rischio della sicurezza dei pazienti: la collocazione in reparti non specialistici impedisce la piena e corretta assistenza, compromettendo la continuità assistenziale e la sicurezza delle cure, in particolare per pazienti con esigenze riabilitative e monitoraggio ortopedico specifico.
La disorganizzazione cronica del lavoro con l'eterno sovraffollamento e la gestione fuori setting, creano un carico di lavoro insostenibile per tutto il personale (sanitario e di supporto), riducendo la qualità dell'assistenza erogata a tutti i pazienti dell’Ospedale.
La situazione descritta non è un'emergenza estemporanea, ma una criticità ormai strutturale di cui la Direzione Generale è pienamente a conoscenza - continua il sindacalista - l'immobilità e l'incapacità/non volontà di trovare una soluzione strutturale e definitiva configurano una grave mancanza nel dovere di diligenza e tutela della salute e sicurezza dei lavoratori (Art. 2087 c.c. e D.Lgs. 81/08).
"Riteniamo necessario - aggiunge Gaetano Alessi, responsabile del comparto sanità della Fp Cgil di Bologna - invitare la Direzione Generale ad assumere con la massima urgenza ogni iniziativa necessaria per ripristinare la corretta dotazione e allocazione dei posti letto, eliminando l'abitudine al sovraffollamento cronico e al collocamento "fuori setting" dei pazienti ortopedici".
Il sindacato, ribadisce Alessi, "diffida la direzione del presidio a scaricare sulle spalle degli attuali operatori di Ortopedia un numero maggiore di posti letto in assenza di dotazione organica".
Data la ormai conclamata inerzia della direzione del presidio nel porre un argine a quanto sopra descritto - concludono i sindacalisti - se non arriverà una risposta celere ci vedremo costretti a trovare in un ente “Terzo” la struttura prefettizia, un luogo di discussione per salvaguardare la salute degli utenti e dei lavoratori e delle lavoratrici".
Il 6 Novembre sarà sciopero dei dipendenti del Comune di Bologna
È fallito il tentativo di conciliazione che si è tenuto lo scorso Venerdì 17 Ottobre presso la Prefettura, chiesto da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, che quindi hanno proclamato lo sciopero di tutti i dipendenti per il prossimo 6 novembre.
Mentre l'Amministrazione Comunale dichiara di voler trovare soluzioni per il ceto medio in generale, per i suoi dipendenti, che fanno parte del ceto medio anch'essi, non lo fa.
Anche la totale assenza della parte politica al tavolo in Prefettura, denota per le Organizzazione sindacali, una scarsa attenzione verso le lavoratrici e i lavoratori dell'ente.
Il salario accessorio è fermo dal 2016 e, nonostante il decreto cosiddetto PA, dia la possibilità di incrementarlo fino al 48%, il comune ha ipotizzato un incremento del 9%, (mediamente circa 35 euro al mese a dipendente). Ma anche di questo, per dichiarazione del Comune, non vi è certezza.
Di fronte a tale incertezza e alla mancanza di impegni concreti, le Organizzazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL hanno procamato lo sciopero di tutti i dipendenti comunali per l'intera giornata del 6 novembre 2025, con concentramento alle ore 10:00 in Piazza Liber Paradisus, 10.
Venerdì 17 Ottobre 2025 sarà SCIOPERO NAZIONALE per il rinnovo del CCNL unico di settore dei Servizi Ambientali.
Nel nostro territorio il presidio sarà al Termovalorizzatore di Bologna in Via del Frullo, 5 – Granarolo dell’Emilia – dalle ore 5,00 alle ore 10,00
Lo sciopero è stato proclamato unitariamente dalle Segreterie Nazionali di Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel dopo mesi di trattative infruttuose e dopo il fallito tentativo di conciliazione con Utilitalia, Cisambiente–Confindustria, Assoambiente e le Centrali cooperative, dello scorso 1° Agosto.
Scioperiamo per:
• Garantire la sicurezza e la salute di tutte le lavoratrici e lavoratori;
• Sviluppare la classificazione del personale;
• Migliorare gli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti;
• Recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione;
• Per tutelare maggiormente i lavoratori degli appalti;
• Sviluppare il welfare contrattuale e il sistema delle indennità;
• Rafforzare l’esercizio del diritto di sciopero.
Il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti fa parte di quei servizi pubblici fondamentali che rappresentano l’infrastruttura della vita quotidiana e la base del benessere delle persone, delle comunità e della coesione sociale. E per questo vanno difesi da tutte e tutti.
Stesso Lavoro - Stessi diritti - Stesso salario! Lo stabilisce il giudice del lavoro del tribunale di Ferrara nella sentenza che chiude la causa della FP CGIL di Bologna e Ferrara nel settore dell’ambiente
Il giudice del lavoro del tribunale di Ferrara ci ha dato ragione con la sentenza del 19/09/2025 che stabilisce che alle lavoratrici e lavoratori del comparto ambientale vanno garantiti i trattamenti economici e normativi del “contratto di settore” che nel caso specifico è il CCNL FISE - federambiente, condannando la cooperativa che applica un altro contratto peggiorativo rispetto a quello sopra menzionato, a riconoscere le differenze retributive maturate nel periodo di riferimento, certificando anche una responsabilità solidale per le aziende appaltanti.
Una sentenza che segna un principio di grande valore, quello relativo al fatto che all’interno del comparto dell’ambiente il trattamento economico deve essere uguale anche se ai dipendenti viene applicato un contratto differente da quello di riferimento per il settore.
IL FATTO
Nel 2021 un gruppo di lavoratrici e lavoratori della Cooperativa “La Città Verde” con il supporto della FP Cgil di Bologna e della FP CGIL Ferrara, hanno aperto una vertenza per il riconoscimento del trattamento retributivo e normativo del CCNL di riferimento per il settore. Alla cooperativa “La Città verde” era stato affidato il servizio di raccolta differenziata porta a porta e di prossimità sul territorio comunale di Cento e altri servizi connessi. La stessa cooperativa aveva deciso di applicare ai propri dipendenti il CCNL della cooperazione sociale il cui trattamento normativo ed economico è peggiorativo rispetto a quanto previsto dal CCNL di riferimento per il settore dell’ambiente. Non avendo trovato riscontro ai tavoli sindacali per l'indisponibilità delle controparti a trovare una soluzione, ci siamo visti costretti ad intraprendere una azione legale per chiedere la cancellazione delle differenze ed il riconoscimento dell’equiparazione economica e normativa.
Questa sentenza conferma e rende esigibile il principio presente nel protocollo dell’Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti (ATERSIR) che stabilisce che “ai dipendenti impiegati negli appalti del settore ambientale sia garantito un trattamento economico e normativo equiparato a quello previsto nei CCNL FISE-federambiente”. Nella Regione sono circa 3.000 gli operatori ai quali viene applicato un contratto inadeguato per le attività che quotidianamente svolgono e nel territorio bolognese sono circa 500. Ora andremo avanti per far riconoscere anche a loro l'equiparazione economica e normativa al contratto di riferimento per il settore dell'Igiene Ambientale.
Stesso lavoro, stessi diritti e stesso è un principio che per la FP CGIL rappresenta una stella polare di riferimento per tutto il mondo del lavoro.
Venerdì 19 Settembre Mobilitazione Nazionale contro l’invasione di Gaza
A seguito dell’invasione della città di Gaza e il perdurare degli attacchi contro la Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano che stanno colpendo la popolazione civile inerme, la CGIL ha indetto una giornata di mobilitazione nazionale straordinaria per venerdì 19 settembre che sarà articolata sui territori.
Le Lavoratrici e i Lavoratori dei servizi pubblici, nel rispetto dei limiti posti dalla Legge 146/90 per garantire i servizi minimi essenziali, sono invitate/i a partecipare attivamente alla manifestazione organizzata dalla CGIL di Bologna, per esprimere l’assoluta condanna alla barbarie perpetrata contro la popolazione palestinese dal Governo israeliano guidato da Netanyahu e chiedere al Governo italiano, alle istituzioni europee e internazionali di fare tutto quanto è necessario per fermare ogni intervento militare nella Striscia di Gaza e per chiedere che sia convocata una conferenza di Pace.
Appuntamento quindi Venerdì 19 Settembre alle ore 17,00 in P.zza Roosevelt da dove partirà il corteo che attraverserà la città.
Siamo tutte/i invitate/i a dare massima diffusione alla giornata e alle parole d’ordine che la nostra organizzazione ha posto in questi mesi, oggi ancor più dirimenti: cessate il fuoco immediato, garantire corridoi umanitari, mettere in sicurezza la popolazione civile, sostenere e garantire la sicurezza di tutte le missioni umanitarie in corso, compresa la Global Sumud Flotilla.
Come FP CGIL continueremo a chiedere al Governo italiano, alle istituzioni europee e internazionali la sospensione di ogni accordo di cooperazione commerciale e militare con il governo israeliano finché non si fermerà la guerra a Gaza, l’occupazione della Cisgiordania, e non ci sarà il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Ci vediamo in piazza.
8 Settembre 2025 SCIOPERO dei servizi 0/6 del comune di Bologna
E’ stato proclamato da parte di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL per lunedì 8 settembre, primo giorno di apertura dei nidi di infanzia, lo sciopero dei servizi educativi e scolastici 0-6 del Comune di Bologna (nidi, scuole di infanzia, centri bambini famiglie, set).
Lo sciopero avviene dopo la fallita conciliazione in Prefettura dello scorso Luglio permanendo a tutt’oggi l’assenza di risposte alle tante questioni irrisolte, che pregiudicano il livello delle condizioni di lavoro e la qualità dei servizi ai bambini fino ai sei anni di età:
- sedi inadatte al caldo e al cambiamento climatico, senza climatizzazione e/o spazi interni o esterni protetti, spesso con molteplici problemi manutentivi e/o di adeguatezza, in assenza di una programmazione risolutiva complessiva in tempi credibili;
- mancanza di sostituzioni con frequenti richieste riorganizzative del "subito per subito", con pregiudizio della funzione educativa e pedagogica dei servizi che finisce per rimanere sulla carta, pur a fronte di leggi e contratti che impongono il rispetto di precisi rapporti numerici tra adulti e bambini;
- organizzazione disfunzionale e insufficiente del progetto Jolly;
- sovraccarico delle/dei collaboratrici e collaboratori mai sostituite/i e lasciate/i senza supporto;
- insegnanti insufficienti rispetto alle condizioni delle classi della scuola di infanzia, specie con riferimento al presidio attento dei casi di disabilità e ancora di più ai casi con bisogni speciali senza o in attesa di certificazione;
- incentivi inadeguati e solo simbolici se rapportati alle condizioni di lavoro di luglio e alla necessità di rivedere l'organizzazione del servizio integrativo;
- numeri insufficienti e carichi insostenibili per i coordinatrici e coordinatori pedagogici così come per tutte le fondamentali funzioni amministrative e tecniche di gestione e supporto all’attività quotidiana nei nidi, nelle scuole di infanzia, nei centri bambini famiglie, nei set e in tutto il sistema educativo e scolastico.
Non bastano promesse! Serve affrontare le questioni e serve soprattutto risolvere i problemi dando una nuova prospettiva e un futuro certo ai servizi educativi e scolastici, confermando a bambini e famiglie una qualità annunciata che l’abnegazione quotidiana di lavoratrici e lavoratori da tempo non basta più a garantire nei fatti. Serve farlo in tempo utile per cambiare le condizioni già dall'inizio dell'anno educativo scolastico e non in un futuro generico e indefinito!
In concomitanza con lo sciopero, dalle ore 10 si svolgerà il corteo con partenza davanti alla Prefettura (Via IV Novembre/Via della Zecca) e comizio conclusivo in Piazza Maggiore davanti al Comune con interventi di delegate e delegati del sistema integrato comunale di educazione e istruzione 0-6 anni.
Integrazione scolastica a rischio: la FP CGIL Bologna chiede chiarezza e confronto immediato
La FP CGIL di Bologna esprime forte preoccupazione riguardo alla situazione del servizio di integrazione scolastica del Comune di Bologna, recentemente oggetto di un appalto rinnovato e gestito in RTI dalle cooperative Quadrifoglio e ORSA.
Da diverse settimane, abbiamo richiesto con fermezza l'apertura di un confronto con le istituzioni comunali, poiché stanno emergendo segnalazioni preoccupanti riguardo alle "nuove modalità" che si intendono sperimentare nel prossimo anno scolastico che determinerebbero un taglio importante di ore per il sostegno. Se così fosse, si comprometterebbero la qualità e le condizioni del lavoro educativo e, di conseguenza, il servizio offerto a studenti con bisogni educativi speciali.
Ci associamo quindi alle preoccupazioni di educatrici, educatori, insegnanti e familiari, che temono ripercussioni negative sulla qualità dell'integrazione scolastica.
Riteniamo pertanto fondamentale che l'assessorato competente e gli uffici preposti ci convochino al più presto per fare chiarezza, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.
Ricordiamo che l'appalto attuale è stato preceduto da un verbale di accordo, sottoscritto proprio per garantire un miglioramento del servizio. Per noi, questo miglioramento non può prescindere dal miglioramento delle condizioni di lavoro del personale educativo, elemento imprescindibile per garantire un servizio di qualità e inclusivo.
La FP CGIL Bologna continuerà a vigilare affinché il futuro dell'integrazione scolastica nella nostra città sia all'insegna della qualità, della dignità del lavoro e dell'inclusione di tutti gli studenti.
Policlinico S. Orsola-Malpighi - FP-CGIL denuncia: “Sottorganico cronico e disorganizzazione estiva mettono a rischio operatori e pazienti.
Continuano ad arrivarci segnalazioni drammatiche dai reparti:
- Nel Pronto Soccorso, in Rianimazione, nella Medicina d’Urgenza e in Ctv, la carenza di personale sta diventando strutturale rispetto al fabbisogno minimo.
- molti operatori sono "costretti" a turni di 12 ore, spesso senza giorni di riposo consecutivi.
- Segnalati casi di burnout e molti infortuni da stress nelle ultime 2 settimane, direttamente collegati al sovraccarico.
La Direzione Generale dell’AOSP di Bologna, nonostante le ripetute richieste e segnalazioni della FP-CGIL:
- Non è stata in grado di reclutare personale temporaneo per i picchi estivi;
- Non è stata in grado di monitorato il rispetto dei carichi di lavoro (art. 28 D.Lgs. 81/2008).
- Non è stata in grado di dare copertura di personale a reparti strategici e di soddisfare quindi i Livelli Essenziali di Assistenza.
Se non otterremo risposte concrete, come organizzazione sindacale, metteremo in atto ogni azione necessaria. Non permetteremo che la mancanza di pianificazione si trasformi in un danno per la salute pubblica – concludono Alessi e la Rsu Fp Cgil del Policlinico".










