Contratto provinciale Cooperative Sociali
In data 19 giugno è stato sottoscritto, tra FP CGIL FP CISL FISASCAT e UIL FPL e le centrali Cooperative Legacoop, Confcooperative e AGCI, in via definitiva, il testo del Contratto integrativo territoriale della Cooperazione Sociale dell'Area Metropolitana di Bologna, la cui pre-intesa era stata siglata lo scorso 6 aprile. La firma definitiva è arrivata a valle dell'esito positivo del percorso di consultazione assembleare, voluto dalle OO.SS, che ha coinvolto i lavoratori del settore.
Un contratto integrativo provinciale che sull'area metropolitana di Bologna riguarderà complessivamente oltre 10.000 lavoratori dipendenti delle cooperative sociali che si occupano principalmente di servizi pubblici rivolti a bambini, minori, anziani e persone non autosufficienti.
Il nuovo testo:
· Integra la regolamentazione della procedura di cambio di gestione o appalto. Viene previsto un incontro prima della data di effettiva cessazione della gestione tra cooperativa cedente, subentrante e organizzazioni sindacali per redigere un verbale d'accordo al fine di regolare il passaggio dei lavoratori. Si riconosce il superamento del periodo di prova e il riconoscimento degli scatti anzianità maturati e maturandi e la contestualità tra risoluzione del rapporto di lavoro e nuova assunzione, nonché la conservazione delle tutele previste dal contratto di provenienza, evitando così l'applicazione del Jobs Act.
Inoltre:
· vengono individuati i servizi minimi essenziali in caso di sciopero (in attuazione di quanto previsto della legge 146/90;
· si pongono le basi per la definizione di un protocollo per la gestione delle criticità relative alla ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori con limitazioni psico-fisiche permanenti o temporanee e viene prolungato di 6 mesi il periodo di conservazione del posto di lavoro in caso di assenza per malattie invalidanti e per gravi patologie;
· vengono riconosciuti ulteriori 30 giorni di assenza retribuita, a carico del datore di lavoro, oltre a quelli previsti dalla norma a carico dell'INPS, in favore delle donne vittime di violenza inserite in percorsi di protezione come da D.Lgs. 80/2015.
· passano da 8 a 10 le ore giornaliere convenzionalmente riconosciute per i lavoratori impegnati nei soggiorni.
· Aumenta il valore nominale minimo dei buoni pasto che passa da euro 3,50 a euro 4,20.
Contestualmente alla sottoscrizione dell'accordo provinciale, e come da questo previsto, è stato sottoscritto l'accordo per l'ERT 2017 (bilancio 2016) che, nelle more della ridefinizione di nuovi criteri, amplia per l'anno in corso la platea dei lavoratori beneficiaria, coinvolgendo anche le aziende tradizionalmente esenti in virtù dei propri risultati di bilancio. Il pagamento dell'ERT 2017 sarà inserito nella prima retribuzione utile di tutti i lavoratori che abbiano lavorato nel corso dell'anno 2016 e in forza nel mese di giugno 2018.
Il punto che ha destato maggiore preoccupazione tra i lavoratori, con particolare riferimento al settore educativo, durante le assemblee di consultazione, è stato quello relativo all'introduzione del sistemi di mensilizzazione e banca delle ore. Tale tema rappresenta effettivamente una indubbia novità per molti dei lavoratori del settore. Su questo punto è impegno delle OO.SS. utilizzare gli strumenti contenuti nel contratto provinciale che consentono di declinare su accordi a livello aziendale l'implementazione di questa modalità che comunque entrerà in vigore non prima di sei mesi dalla firma definitiva del contratto integrativo e fatti salvi comunque i diversi accordi che, in sede aziendale, potranno modificare modalità e tempistiche. Così come resta ferma la volontà di individuare strumenti idonei a mitigare il disagio delle lavoratrici e lavoratori addetti ai servizi domiciliari ai quali è richiesta una prestazione lavorativa in più fasce orarie nel corso della giornata
Con la firma definitiva del contratto siamo quindi nelle condizioni di riaprire il confronto su alcuni ulteriori punti già previsti dal testo dell'accordo: formazione, riconoscimento del disagio in caso di lavoro su fasce orarie ampie, ricadute sui lavoratori di quanto introdotto dalla norma sui titoli necessari per l'attività di educatore socio-pedagogico ed educatore socio-sanitario.
Per le OO.SS. firmatarie la sottoscrizione di questo accordo rappresenta la conclusione di una prima fase e il punto di partenza di una seconda che si pone l'obiettivo di raggiungere ulteriori miglioramenti delle condizioni economiche e normative delle lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali del territorio.
Servizi di spazzamento e raccolta rifiuti al comune di San Lazzaro d Savena. Allarme dei sindacati
Venerdì 28 Giugno abbiamo saputo direttamente dai lavoratori coinvolti che i servizi di spazzamento del Comune di San Lazzaro di Savena dal 1 febbraio prossimo passeranno dalla gestione della coop G. Brodolini a quella della coop sociale la Fraternità, e che loro saranno spostati in altri cantieri.
Nessuna informazione, da parte di Brodolini o dalla RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese) aggiudicatrice dell’appalto Atersir, alle Organizzazioni Sindacali come invece è normato nel CCNL.
Se dovesse essere così, si tratterà di una operazione analoga a quella che si è consumata lo scorso dicembre a Zola Predosa: si “ripulisce il cantiere” da lavoratori ai quali viene applicato il CCNL di settore Igiene Ambientale per far posto ad altri lavoratori ai quali, come accaduto per il cantiere di Zola appunto, ci immaginiamo verrà applicato il CCNL della cooperazione Sociale, che nulla ha a che fare con il settore, che non prevede i corretti inquadramenti le tutele, le professionalità, la formazione, i requisiti di sicurezza (solo per citare alcuni aspetti) riferiti alle attività da svolgere, essendo previsto con percentuali definite, per il solo inserimento lavorativo per i casi di disagio certificato.
Dopo i Comuni dell’Unione Reno Lavino Samoggia ora toccherebbe a San Lazzaro. E poi ??
Ancora una volta ci troveremmo di fronte all’arroganza di aziende che decidono di agire fuori dalle corrette relazioni sindacali, fuori dal perimetro contrattuale e dagli accordi sottoscritti in sede Atersir – Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti.
Sarebbe un ennesimo strappo peraltro prodotto prima dell’incontro già in calendario per il 9 Febbraio prossimo in sede Hera con tutte le Aziende che compongono il Raggruppamento Temporaneo di Imprese che si è aggiudicato l’appalto Atersir.
Ancora una volta, a nostro avviso, saremmo di fronte a speculazioni messe in atto per aumentare profitti e quotazioni in borsa attraverso l’abbassamento delle condizioni di chi lavora.
Crediamo, a questo punto necessario, che anche le istituzioni pubbliche: Comuni, Città Metropolitana, e l’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (Atersir), che negli atti dell’appalto sono i committenti, prendano una posizione netta, anche in ragione del “patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile” e del “patto per il lavoro e per il clima” che assieme a Loro abbiamo sottoscritto.
Le OO.SS. di categoria Provinciali e Regionali
FP CGIL, FIT CISL, UIL TRASPORTI
Unione Terre d’Acqua - fumata nera. Fallito il tentativo di conciliazione all’ispettorato territoriale del lavoro
Bologna 27 Giugno 2022 – l’Unione Terre d’Acqua rifiuta il tentativo di conciliazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL). Restano così inascoltate le legittime richieste delle Lavoratrici e dei Lavoratori, privati del salario accessorio del 2020 collegato a prestazioni già rese che quindi non sono state retribuite.
Come FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, SULPL, DICCAP, SILPOL, CSA, CISAL, unitamente alla RSU, chiediamo pertanto al neo eletto Presidente dell’Unione Terre d’ Acqua (Sindaco di San Giovanni in Persiceto) e ai Sindaci dei Comuni aderenti all’Unione di dare una risposta concreta alle richieste del proprio personale di riconoscere il salario accessorio riferito ad attività già prestate (indennità di turno, Straordinari, indennità contrattuali, produttività, ecc..).
Si tratta di una questione nata, a nostro avviso e come abbiamo sostenuto all’indomani della seduta del consiglio dell’unione del 1 febbraio 2021 che determino l’avvio delle procedure di commissariamento dell’Ente, per l’incapacità o non volontà dei politici di quel territorio di governare l’ente, di sostenerlo e di assumersi, di concerto, la responsabilità di farlo funzionare e di riconoscere ai dipendenti il giusto riconoscimento all’attività comunque svolta.
La gestione commissariale, con la quale è stato possibile instaurare costanti relazioni sindacali, nel corso del suo operato, ha prodotto soluzioni a gran parte dei problemi di Bilancio che erano sorti per dissidi politici.
Ora però la sua gestione è terminata e la palla ritorna alla politica.
E’ giunto il momento che il Presidente dell’Unione e i Sindaci dei comuni aderenti, si facciano pienamente carico del debito che l’Ente ha nei confronti dei suoi dipendenti e lo estinguano.
In caso contrario saranno inevitabilmente intraprese tutte le azioni per fare ottenere ai dipendenti dell’unione Terre d’acqua quanto loro dovuto, compreso il ricorso alla Magistratura, con purtroppo possibili conseguenze per la finanza pubblica e quindi per i cittadini del territorio.
A Bologna FP CGIL si conferma è il sindacato più rappresentativo alle elezioni RSU 2022
Nella giornata di oggi, 8 aprile 2022, anche a Bologna si stanno svolgendo le operazioni di scrutinio legate al voto per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie nel settore del Pubblico impiego.
Innanzi tutto merita sottolineare il buon dato di affluenza al voto nei luoghi di lavoro pubblico, che mediamente si attesta al 68%, e che ha coinvolto circa 18.000 lavoratrici e lavoratori che operano nei servizi pubblici della Sanità, delle Funzioni Centrali e delle Funzioni Locali del territorio metropolitano Bolognese. Dato sostanzialmente analogo a quello della scorsa tornata elettorale del 2018 e che considerata la situazione di contesto, che vede drammaticamente un calo costante della partecipazione agli appuntamenti elettorali e l’influenza del contesto generale, riteniamo positivo e per nulla scontato.
A scrutini ancora in corso – si concluderanno nella serata di oggi – dai dati che stanno via via arrivando, emerge una buona affermazione della FP CGIL che si attesta ancora una volta ad essere l’organizzazione più rappresentativa tra le lavoratrici ed i lavoratori dei servizi pubblici.
Ringraziamo tutte le candidate e i candidati, 600 Lavoratrici e Lavoratori, che hanno scelto di rappresentare la Cgil nei luoghi di lavoro e tutti coloro che li hanno scelti a rappresentarli per difendere diritti e tutele e per affermare il fondamentale ruolo che i servizi pubblici hanno nel garantire i diritti di cittadinanza di tutte le cittadine e tutti i cittadini di questo territorio e più in generale del Paese.