Diritto al pasto nell'azienda Usl di Bologna: parte la campagna di ascolto della Fp Cgil di Bologna.

"Il sistema regge, ma va migliorato ed esteso, saranno i lavoratori a dirci come".

"154 sedi e 8 Ospedali distribuiti in tutto il territorio, garantire un pasto dignitoso a tutti, tutti i giorni e tutti i turni è l'obiettivo che ci siamo prefissati.
Il Regolamento mensa, attivo presso l'azienda territoriale è vecchio di oltre 20 anni, nel frattempo il costo della vita è aumentato a dismisura, è cambiata l’Azienda, così come la filosofia dell’approccio alla mensa.

Si tratta di un Diritto, quello al pasto, che rappresenta anche una necessità alla quale servono risposte sempre più adeguate per garantire a tutti le migliori condizioni possibili.

Il valore che viene riconosciuto al pasto di 5,16, le vecchie 10 mila lire, è totalmente fuori scala ovunque, sicuramente in una città metropolitana come quella di Bologna che ha visto il costo della vita aumentare in maniera esponenziale.

Avevamo più volte chiesto alla vecchia direzione Ausl di poterne parlare, ma senza successo, adesso torniamo a chiederlo alla nuova direzione che ha dichiarato la sua vicinanza ai propri operatori, e questo è un modo per dimostrarla.

In questi giorni stiamo distribuendo un questionario in tutti i luoghi di lavoro, in cui chiediamo ai lavoratori di esprimere la propria opinione, in modo da portare al tavolo delle trattative la voce viva di chi ogni giorno si prende cura, direttamente o indirettamente, di chi ha bisogno di cure.

Per noi su questo campo l'azienda può dare segnali importanti, garantendo quello che oggi spesso è negato: il diritto al pasto a tutti ed a tutte in ogni sede ed in tutti i turni.
Noi ci batteremo per questo".

Marco Pasquini
Segretario Generale
Fp Cgil di Bologna

Gaetano Alessi
Responsabile comparto sanità
Fp Cgil Bologna


Fp Cgil: Per l'Ospedale di Bentivoglio l'azienda non ci da risposte. Personale da mesi costretto ad uno stress psicofisico insostenibile..

"Sembra che i problemi dell'Ospedale di Bentivoglio l'azienda li voglia tenere sempre sotto il tappeto".
Lo affermano Marco Pasquini Segretario Generale e Silvia Marzocchi Funzionaria Responsabile della Pianura Est, della FP CGIL di Bologna.
"Da quasi due anni - continuano i sindacalisti - denunciamo assenze di personale e criticità organizzative ma siamo sempre dovuti arrivare alle vertenze per ottenere anche solo delle banali risposte.
Questo è inaccettabile, per i lavoratori che rappresentiamo, e per tutta la cittadinanza che dell'Ospedale si serve per avere cure ed attenzione.
Abbiamo segnalato carenze di organico in Geriatria/Stroke/UDB, Medicina, Chirurgia, Radiologia, Laboratorio analisi, Ortopedia e Gessisti.
Abbiamo, in più trattative, segnalato che il Pronto Soccorso di Bentivoglio è schiacciato schiacciato dalla pressione derivata dalla trasformazione del Pronto Soccorso di Budrio in CAU.
E l'azienda cosa fa? Tace e sposta in avanti sempre le risposte, cercando di congedarci con dei dati parziali e spesso decontestualizzati.
A farne le spese sono i lavoratori e le lavoratrici nei reparti che, alcune volte, operano senza le condizioni minime di sicurezza.
Non aiuta nemmeno il silenzio sulla quasi assenza di trasporto pubblico per Bentivoglio e la difficoltà di parcheggio in ospedale.
Siamo arrivati al limite."
Pasquini e Marzocchi concludono: "La nuova direzione Ausl dia risposte immediate, altrimenti le pretenderemo in altro modo."

Il Sant'Orsola - Malpighi taglia il salario dei ricercatori - Per FP CGIL è Inaccettabile!

La FP CGIL esprime forte dissenso e preoccupazione per le decisioni assunte dalla Direzione dell’azienda S. Orsola Malpighi IRCCS di Bologna riguardante il personale della Ricerca.
All'incontro tra Direzione e sindacati tenutosi il 05/03/2024, infatti, l'azienda ha mostrato disinteresse a valorizzare i tanti professionisti che contribuiscono a sviluppare la Ricerca Sanitaria pubblica.
La sezione ricerca del Ccnl (art. 17 e art..18) indica diverse fonti per finanziare il salario accessorio del personale.
La Direzione ha comunicato l'intenzione di utilizzare solo il 50% circa delle risorse disponibili delle sole fonti di finanziamento indicate nell'art. 18 (il cosiddetto "limite finanziario") per il salario accessorio di ricercatori e collaboratori, ventilando verbalmente, senza ulteriori formalizzazioni, la destinazione del 50% di risorse non utilizzate a future nuove assunzioni. Una contrapposizione per noi inaccettabile che non tiene conto che le norme di istituzione del percorso della “Piramide” della Ricerca Sanitaria individuano chiaramente le fonti di finanziamento di entrambi i percorsi (assunzione e valorizzazione).
Il finanziamento per le nuove assunzioni avviene con fonti definite, il cui utilizzo non può avere ripercussioni negative per il personale che, lo ricordiamo, è attualmente ancora precario.
Ciò che sconcerta ulteriormente è la non volontà di contrattare questa parte significativa del salario accessorio dei lavoratori della ricerca e di procedere comunque unilateralmente ritenendo concluso il "confronto".
Riteniamo che tali pratiche decisionali abbiano un impatto significativo sulla qualità dell'attività dei Professionisti interessati, influendo negativamente sul lavoro e sulla valorizzazione professionale della ricerca.
La FP CGIL, nel condannare fermamente questo tipo di atteggiamento e queste pratiche, chiede alla Direzione Aziendale di :
1) Revocare le decisioni arbitrariamente assunte e tornare a corrette modalità di relazione sindacale;
2) Riavviare uno specifico tavolo al fine di un confronto costruttivo con le OO.SS. per trovare soluzioni condivise e soddisfacenti anche per i Professionisti della Ricerca.
3) Rispettare i diritti e promuovere la valorizzazione degli stessi.
Come FP-CGIL continueremo a sostenere al fianco di tutte le lavoratrici ed i lavoratori la loro vertenza, con tutte le iniziative Sindacali che sarà necessario attuare in ambito aziendale e istituzionale per garantire il rispetto ed il giusto riconoscimento al valore del lavoro e dei diritti di questi professionisti che con il loro lavoro garantiscono il valore e il diritto alla cura di tutte e tutti.

Rafforzati gli organici del Ps e 118 degli Ospedali di Porretta e Vergato. Esulta la Fp Cgil "ci lavoriamo da anni"

Oggi in sede prefettizia abbiamo sottoscritto un verbale di accordo con l'azienda Usl che prevede il potenziamento dell'organico per i Ps e del 118, e la istituzione di una equipe dedicata di operazioni socio sanitari per il Ps di Porretta.

Questo consentirà di potenziare il servizio, migliorare la qualità della vita degli operatori ed una crescita di competenze per tutti e due i nosocomi. Porretta e Vergato

L'Accordo, infatti, prevede nuove assunzioni entro il  mese di maggio in aggiunta agli attuali organici e una trattativa dedicata il 20 di marzo.

Siamo soddisfatti perché ogni tassello in più in Appennino salvaguardia la sanità pubblica ed i servizi per i cittadini in un territorio complesso.

Ringraziamo le lavoratrici, i lavoratori e le delegate e delegati della Rsu. Il loro supporto è stato fondamentale  per aprire la vertenza che ha portato ad un risultato per tutto il territorio.


Al Comune di Bologna sono in stato di agitazione i nidi le scuole i musei e le biblioteche

Oggi 28 Febbraio 2025, la coordinatrice FP CGIL della RSU del Comune di Bologna, Michela Arbizzani, ha depositato oggi in Prefettura la dichiarazione di Stato di Agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dei Servizi educativi e scolastici 0-6 e del Dipartimento Cultura (Biblioteche e Musei) del Comune di Bologna.

Alla narrazione di servizi pubblici alla cittadinanza in continuo miglioramento corrisponde in realtà, un disinvestimento. in termini di personale addetto ma anche di presidio manutentivo delle sedi di servizio e lavoro, di tale portata da pregiudicare la qualità e spesso anche la sicurezza dei servizi, nonostante l’abnegazione quotidiana delle lavoratrici e dei lavoratori comunali.

Negli ultimi anni è stata costante la diminuzione dei lavoratori nei servizi comunali. Dal 2022 ad oggi si contano quasi 300 tra lavoratrici e lavoratori in meno e anche nel piano assunzionale del Comune appena presentato per il 2025 e gli anni successivi si evince che il turn over previsto, non sarà coperto a conferma di una ulteriore diminuzione di personale nei prossimi anni. Rispetto al tetto di spesa previsto dal comma 557-quater dell'art. 1 della Legge 27/12/2006, n. 296, introdotto dal D.L. 24 giugno 2014, n.90, nel 2025 il comune di Bologna taglierà 5.605.234,53 di euro nel 2025, 4.182.160,02 nel 2026 e 4.610.366,47 nel 2027.

Nei servizi educativi e scolastici è da troppo tempo all’ordine del giorno la mancata sostituzione del personale educativo nonostante la previsione del contratto nazionale in merito alla inderogabilità delle sostituzioni e la presenza di più graduatorie vigenti (di cui una recente del 2024).

Non è mai all’ordine del giorno la stabilizzazione del personale precario e permane al momento una evidente mancanza di volontà da parte dell’Amministrazione comunale di andare verso una maggiore volontarietà e incentivazione del servizio estivo di luglio.

Molti gli edifici che hanno condizioni strutturali o comunque manutentive non adeguate alla loro destinazione educativa e scolastica, senza alcuna previsione credibile di soluzione, con pregiudizio non solo del benessere ma finanche della sicurezza di bambini e lavoratori, situazione che si aggrava nei picchi climatici (i periodi più caldi, come nel servizio di luglio, le piogge). Alle attività e responsabilità degli operatori, già calendarizzate in modo stringente per un numero di addetti troppo limitato, si vuole ora semplicemente aggiungere un insieme di mansioni focalizzate solo sul controllo stringente degli accessi, senza intervenire sugli organici e/o sulle restanti responsabilità già affidate. E’ pluriennale anche la carenza di personale di coordinamento pedagogico, che è fondamentale per il supporto dei Gruppi di Lavoro educativi e punto di riferimento delle strutture.

Non basta annunciare linee pedagogiche di altissima qualità, se non si mettono poi a disposizione risorse di personale ed economiche adeguate!

Musei e biblioteche comunali soffrono di una carenza cronica di personale che già determina disagi nella gestione dei servizi e forti limitazioni nella progettazione e gestione delle attività culturali in via ordinaria. Il Comune ha fatto scadere senza esaurirla l’unica graduatoria esistente per l'assunzione di istruttori culturali e non ha ad oggi alcuna previsione assunzionale per nessun ruolo culturale.

Non sono accettabili forme di esternalizzazioni o peggio ancora personale volontario che mina la stabilità lavorativa e limita i progetti culturali!

Le strutture, alcune di esse di valore storico, da troppo tempo non vengono adeguatamente manutenute, sono perciò insicure e con arredi spesso deteriorati che non vengono sostituiti, alcune sono prive di impianti di condizionamento.

Occorre perciò a tal proposito programmare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per garantire sedi di lavoro sicure e dignitose. Di fronte a questa situazione occorre dare risposte in termini di risorse umane ed economiche e riconoscere e valorizzare l’autonomia scientifica del personale museale e bibliotecario garantendo loro di poter svolgere attività di ricerca e di progettazione in un clima di confronto e condivisione. Il Comune non ne sta dando alcuna.

Occorre invertire la rotta. Non basta di certo annunciare la quantità e la qualità dei servizi pubblici o raccontare che tutto va bene, perché i cittadini ne possano realmente usufruire! Senza lavoratori e condizioni di lavoro adeguate semplicemente non ci sono servizi di qualità!


Asp Città di Bologna

PREMESSA

Grazie al vostro supporto e alla vostra fiducia, negli anni scorsi siamo riusciti a portare a termine molti degli obiettivi che ci eravamo dati come delegate e delegati RSU FP CGIL eletti nel 2022.

Insieme, ci siamo mobilitati per imporre una nuova guida all’Azienda e rimettere al centro il nostro lavoro.

Ci siamo battuti per fare concorsi e assunzioni per tutti i profili (a partire dagli oss), far ripartire i bandi per la mobilità interna e avviare le progressioni verticali. Abbiamo dato continuità alle progressioni orizzontali e aumentato le indennità di condizioni di lavoro (sia l’importo che i beneficiari) e le indennità di responsabilità. Abbiamo consolidato lo sw e revisionato il sistema di valutazione.

Sul piano del welfare, abbiamo raggiunto la parità di trattamento con il Comune per l’abbonamento dell’autobus e per i buoni pasto per gli amministrativi e dal 2024 abbiamo ottenuto buoni spesa aggiuntivi per tutti (che saranno distribuiti nel corso del 2025). Ma c’è ancora molto da fare! Con il vostro voto il 14, 15 e 16 Aprile alla lista FP CGIL, nel prossimo mandato RSU vogliamo lavorare e lottare insieme a ciascuna e ciascuno di voi per raggiungere tra gli altri anche questi obiettivi:

Clicca sul link per visualizzare e scaricare il Programma della FP CGIL

https://www.fpcgilbo.it/wp-content/uploads/2025/04/ASP-Citta-di-Bologna-Programma-RSU-FP-CGIL-1.pdf

Clicca sul link per visualizzare e scaricare la lista della Candidate e Candidati della FP CGIL

https://www.fpcgilbo.it/wp-content/uploads/2025/02/Lista-ASP-CITTA-DI-BOLOGNA-per-web.pdf


8 Marzo 2025 Per la Giornata Internazionale della Donna la FP CGIL di Bologna ha proclamato lo sciopero generale

La Funzione Pubblica CGIL di Bologna, anche quest’anno, l'8 Marzo in occasione della Giornata Internazionale della Donna, ha proclamato lo sciopero generale metropolitano per l’intera giornata o turno di lavoro per consentire la partecipazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori a tutte le iniziative che saranno organizzate in quella giornata.

Uno sciopero in un contesto generale, che va oltre i confini del nostro Paese, contraddistinto da un rinnovato e pericoloso autoritarismo, dalla volontà di ridurre gli spazi di democrazia e i diritti delle persone e che riporta ad un modello di società patriarcale discriminatoria e violenta che vogliamo continuare a contrastare.

Continuiamo a pensare ad un modello di società diverso dall’attuale, che contrasti le discriminazioni, lo sfruttamento, la violenza fisica, economica e di genere e che, al contrario valorizzi l’autodeterminazione delle persone.

Per questo, ci battiamo democraticamente contro ogni forma di violenza e ogni discriminazione dei generi, contro ogni politica e narrazione xenofoba, contro il lavoro povero e il lavoro precario, contro la revoca o la restrizione delle misure di contrasto alla povertà, contro i tagli e i tetti di spesa nel sistema pubblico che determinano il conseguente depauperamento dei servizi sociali, sanitari ed educativi pubblici.

Occorre difendere e garantire il diritto alla cura, il diritto all’aborto, potenziare il welfare pubblico e la sanità pubblica come diritti universali pienamente accessibili a tuttə.

Servono politiche salariali adeguate al costo della vita che non pongano discriminazioni in base ai generi e contratti stabili con forti tutele.

Servono politiche di pace e di contrasto a tutte le guerre per l’autodeterminazione dei popoli e la giustizia sociale e per una transizione ecologica ed energetica equa e sostenibile.

Per questo l’8 marzo saremo al fianco anche di altre associazioni e movimenti attivi su questi temi, come il movimento Non Una Di Meno, che invita tuttə allo sciopero transfemminista contro violenza patriarcale, guerra e povertà.  Perché crediamo sia fondamentale ampliare il più possibile la partecipazione costruendo reti, unendo le iniziative di lotta, moltiplicando le iniziative di discussione, formazione, visibilità e mobilitazione nei luoghi di lavoro e nel territorio metropolitano.

 

Scarica il volantino

https://www.fpcgilbo.it/wp-content/uploads/2025/02/Sciopero-8-marzo-2025.pdf


Carcere minorile di Bologna. Anche gli operatori sanitari denunciano una situazione insostenibile

Oltre le scelte scellerate che il Governo sta compiendo sul Carcere "Dozza", anche la situazione al Carcere Minorile è insostenibile.
Oltre 58 detenuti in una struttura che ne può accogliere meno di 40.
Gli operatori sanitari, che prestano servizio presso il "minorile", vivono continuamente sotto pressione e minacce non riuscendo a garantire, non solo la salute dei detenuti ma nemmeno la propria incolumità, così come alla Dozza.
Condividono quindi la sorte degli operatori della Polizia Penitenziaria.
Come organizzazione sindacale denunciamo questa situazione e chiediamo risposte immediate da parte delle istituzioni.
Non è possibile scaricare sulle spalle dei lavoratori, qualsiasi divisa indossino, le scelte di un governo che abbandona al proprio destino chi è sul territorio.
Come organizzazione sindacale invitiamo tutte le forze democratiche alla mobilitazione e la Direzione Ausl a supportare i propri dipendenti presso le strutture carcerarie.

Stato di Agitazione al Rizzoli proclamato da FP CGIL e UIL FPL. Dopo l’incontro in prefettura di ieri 20 Febbraio si aprono spiragli per trovare soluzioni.

Dopo lo stato di agitazione proclamato da FP CGIL e UIL Fpl, il 20 Febbraio si è tenuto un incontro con la Direzione dell’Istituto Ortopedico Rizzoli presso la Prefettura di Bologna per trovare soluzioni alla grave carenza di Parcheggi, per la mobilità sempre più insostenibile del personale e per le criticità della Mensa Aziendale sempre più inaccessibile ai lavoratori.

A seguito di un confronto durato circa 2 ore, nel corso del quale Fp Cgil e Uil Fpl hanno rappresentato le proposte emerse dalle assemblee fatte con le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto, lo IOR si è impegnato a mettere in atto una serie di iniziative entro il prossimo 15 marzo, per individuare soluzioni alle criticità evidenziate dalle Organizzazioni Sindacali.

Nel concreto sarà convocato un tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali, il Comune di Bologna e TPER per affronta il tema della mobilità e per valutare, in riferimento agli abbonamenti annuali del trasporto pubblico, la possibilità di aumentare la quota a carico dell’Azienda per favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici;

L’impegno a lasciare libero l’accesso del “parcheggio B” (gratuito per i dipendenti) fino al termine dei lavori della frana che aveva interdetto l’accesso interno;

Valutare la possibilità di istituire una navetta per i dipendenti che colleghi lo IOR al parcheggio Tanari (parcheggio scambiatore) e/o all Stazione Centrale;

L’impegno ad agevolare la mobilità sostenibile con la fruizione di biciclette elettriche;

L’impegno a valutare un ampliamento dell’utilizzo del lavoro agile.

Infine per il problema della mensa aziendale e per le file interminabili l’Amministrazione del Rizzoli su richiesta delle Organizzazioni Sindacali si è impegnata a prendere in considerazione la fruizione del buono pasto e di fornire una corsia preferenziali di accesso ai dipendenti che devono consumare il pasto durante la pausa.

Abbiamo anche evidenziato che esiste un problema con gli ascensori che va risolto in tempi brevi.

FP Cgil e la Uil Fpl monitoreranno con rigore il rispetto degli impegni assunti dalla Direzione dell’Istituto Ortopedico Rizzoli auspicando che si traducano presto in fatti concreti per ridare centralità alle condizioni di lavoro e al rispetto della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro


Gravi difficoltà ai Servizi Demografici e URP del Comune di Bologna. FP CGIL Bologna: Servono nuove assunzioni

E’ quanto emerso ieri nell’assemblea, molto partecipata indetta dalla FP CGIL, delle lavoratrici e lavoratori del Settore Servizi demografici e degli Uffici Relazioni con il Pubblico che hanno rappresentato un quadro allarmante.

Si tratta di servizi indispensabili alla cittadinanza: matrimoni, nascite, decessi, Polizia Mortuaria, notificazione di atti, anagrafe e ufficio elettorale, per citarne alcuni.

La principale criticità riscontrata è la grave carenza di personale, che rende difficoltosa la normale erogazione dei servizi. Il turnover e la sostituzione dei dipendenti che cessano la loro attività, sono del tutto inadeguate e insufficienti a garantire condizioni di lavoro e di servizio sostenibili e determinano la conseguente "fuga" di colleghi verso altre opportunità lavorative, anche nel privato. Si verificano sempre più frequentemente situazioni che “costringono” gli addetti a rinunciare a ferie e permessi e a svolgere un numero di ore di lavoro straordinario insostenibile, spesso non pagato, trasformando di fatto il lavoro straordinario da strumento eccezionale a modalità ordinaria di organizzazione del lavoro, con inevitabili ripercussioni sulla qualità del servizio.

In poco più di un anno, dal 2023 ad oggi, il numero di persone impiegate agli sportelli URP è passato da 80 a 60, compreso il personale part-time, con una età media superiore a 50 anni.

Solo nel 2023 l’attività degli sportelli, telefonica o di front office, ha visto 270.000 contatti con l’utenza con una media di 230 rilasci di Carte di identità elettroniche per un totale annuo che sfiora le 59.000 unità, oltre 100 residenze al giorno per un totale di circa 26.000 l’anno.

Da Gennaio a Settembre del 2024 gli accessi da parte dell’utenza rilevati nel solo URP di Piazza Maggiore sono stati unna media di circa 7.000 al mese, oltre 200 al giorno.

Di fronte a questi numeri e alla grave carenza di personale nell’organico di questi servizi, l’unica risposta da parte dell’Amministrazione sembra essere lo spostamento di sede e di mansione del personale in servizio, a seconda delle emergenze che si presentano, senza tenere conto delle competenze specifiche dei singoli dipendenti e delle difficoltà logistiche che tali spostamenti comportano e che ricadono forzosamente sull’utenza e sul servizio.

Nel corso dell’assemblea è stato evidenziato come in tutti gli uffici la dotazione organica sia inferiore non solo a quella concordata e prevista con le sigle sindacali in fase di riorganizzazione, ma anche insufficiente a garantire il servizio ed è per questo che la FP CGIL ritiene che per trovare soluzioni percorribili, l’Amministrazione comunale, non possa prescindere dall’assunzione di nuovo personale, a partire dallo scorrimento della graduatoria già in vigore che scadrà tra qualche mese.

E’ bene inoltre sottolineare, che i servizi demografici, non sono solo un servizio essenziale che riguarda beni fondamentali per il cittadino - e già questo dovrebbe bastare -  ma rappresentano anche il primo punto di contatto tra la cittadinanza e il Comune, con tutti i pro e i contro che ne conseguono, come il fatto di essere il primo luogo in cui i cittadini esprimono lamentele e malessere.

A ciò si aggiungono i rischi dovuti a luoghi di lavoro spesso fatiscenti o inadatti, oltre a quelli connessi alle aggressioni verbali e fisiche da parte di una cittadinanza sempre più esasperata.

Chiediamo quindi all’Amministrazione di incrementare il personale con un piano di assunzioni adeguato e di attuare quanto necessario per restituire benessere lavorativo e sicurezza alle lavoratrici e ai lavoratori. Sono condizioni necessarie per garantire Servizi di qualità in grado di dare risposte adeguate ai bisogni della cittadinanza.