Giornata nazionale di mobilitazione della campagna Europe for Peace – Costruiamo l’Europa di Pace, convocata dalla Rete italiana Pace e Disarmo, insieme ad una ampia coalizione di reti, movimenti, associazioni, sindacati, studenti, giovani per fermare la guerra in Ucraina e costruire una Europa di pace.

BOLOGNA – Piazza del Nettuno
Venerdì 22 luglio ore 18.00
 Interventi delle associazioni promotrici e aderenti
 Mons. Matteo Zuppi Arcivescovo di Bologna e Presidente Cei
 Rita Monticelli delegata Sindaco di Bologna sui diritti umani
 Flash mob

Acli Bologna – Anpi Bologna – Arci Bologna – Auser Bologna – Cgil Bologna – Comitato difesa prigionieri politici in Iran – Circolo Acli Giovanni XXIII Bologna – Comunità Islamica di Bologna – Comunità S. Egidio – Cucine Popolari – Donne in nero Bologna – Donne per Nasrin – Legambiente Bologna – Libera Bologna – Manifesto in Rete – Mediterranea – Nexus E.R. – Pax Christi Bologna – Period Think Tank – Portico della Pace di Bologna – Rete Studenti Medi e Rete degli Universitari Bologna.

TACCIANO LE ARMI NEGOZIATO SUBITO!
Verso una conferenza internazionale di pace Giornata nazionale di mobilitazione per la Pace in tutte le città italiane L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa ed ha già fatto decine di migliaia di vittime e si avvia a diventare un conflitto di lunga durata con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro delle popolazioni ucraine, ma anche per l’accesso al cibo e all’energia di centinaia di milioni di persone, per il clima del pianeta, per l’economia europea e globale.

Siamo e saremo sempre dalla parte della popolazione civile, delle vittime della guerra in Ucraina e dei pacifisti russi che si battono per porre fine all’aggressione militare.
Questa guerra va fermata subito e va cercata una soluzione negoziale, ma non si vedono sinora iniziative politiche né da parte degli Stati, né da parte delle istituzioni internazionali e multilaterali che dimostrino la volontà di cercare una soluzione politica alla crisi.

Occorre invece che il nostro paese, l’Europa, le Nazioni Unite operino attivamente per favorire il negoziato e avviino un percorso per una conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza condivisa, metta al sicuro la pace anche per il futuro.

Bisogna fermare l’escalation militare. Le armi non portano la pace, ma solo nuove sofferenze per la popolazione.
Non c’è nessuna guerra da vincere: noi invece vogliamo vincere la pace, facendo tacere le armi e portando al tavolo del negoziato i rappresentanti del governo ucraino, di quello russo, delle istituzioni internazionali.

La popolazione italiana, nonostante sia sottoposta a una massiccia propaganda, continua ad essere contraria al coinvolgimento italiano nella guerra e a chiedere che si facciano passi concreti da parte del nostro governo e dell’Unione Europea perché sia ripresa con urgenza la strada dei negoziati.
Questo sentimento maggioritario nel paese è offuscato dai media mainstream ed è non rappresentato nel Parlamento. Occorre dargli voce perché possa aiutare il Governo a cambiare politica ed imboccare una strada diversa da quella attuale.

Per questo – a 150 giorni dall’inizio della guerra – promuoviamo per il 23 luglio una giornata nazionale di mobilitazione per la pace con iniziative in tutto il paese per ribadire: TACCIANO LE ARMI, NEGOZIATO SUBITO!