A partire dal prossimo anno scolastico al Nido di Pieve di Cento, una sezione di nido sarà appaltata al privato.

Questa la comunicazione improvvisa da parte dell’Unione Reno Galliera.
Inaccettabili la scelta e le motivazioni date dall’Ammistrazione. Da un lato la riduzione del costo di personale a carico del Comune di Pieve di Cento, malgrado i servizi educativi siano da anni conferiti all’Unione, dall’altro “compensare” la chiusura di due sezioni di nido già in appalto al privato, nel comune di San Pietro in Casale.

Una delle tre sezioni pubbliche del Comune di Pieve di Cento in cui lavora personale pubblico dipendente dell’Unione e personale in somministrazione a tempo determinato, sarà quindi esternalizzata con un appalto.

Noi conosciamo bene, e denunciamo da anni, i limiti di legge insopportabili subiti dai Comuni e dalle Unioni, che minano la loro possibilità di garantire i servizi pubblici ai cittadini: blocchi e tagli dei trasferimenti economici dallo Stato e tetti di spesa sul personale da anni, ma da oltre cinque anni l’Amministrazione ha scelto di non investire alcuna risorsa per assumere personale, non un concorso pubblico per avere graduatorie dalle quali assumere a tempo indeterminato o determinato.

Si è già esternalizzato completamente il Nido di Galliera, si sostituiscono assenze e pensionamenti con personale in somministrazione, con un costo maggiore rispetto al personale assunto direttamente, si è di fatto impedito a tante lavoratrici e tanti lavoratori in possesso dei requisiti, magari già operanti nelle cooperative che hanno in appalto le sezioni già esternalizzate, o che lavorano in somministrazione, di entrare nel sistema pubblico dei servizi educativi della Reno Galliera.

Che idea di servizio pubblico ha una istituzione pubblica come l’Unione che non bandisce concorsi ne fa assunzioni stabili da anni in servizi delicatissimi come i servizi educativi pubblici per l’infanzia, e che futuro avranno quei servizi?

Noi siamo convinti che quel futuro si garantisca non certo seguendo la via della precarietà lavorativa tra appalti e somministrazione: va fatto rapidamente un concorso pubblico che riconosca anche l’esperienza maturata da lavoratrici e lavoratori che oggi operano attraverso gli appalti e la somministrazione!

Questo ci aspettiamo dall’Unione Reno Galliera! E questo, se non saremo ascoltati, rivendicheremo insieme tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori che garantiscono tutti i giorni i servizi educativi per l’infanzia della Reno Galliera.

PER DARE UN FUTURO AI SERVIZI EDUCATIVI PUBBLICI PER L’INFANZIA DELL’UNIONE RENO GALLIERA, SERVONO CONCORSI E ASSUNZIONI!