Unione Terre d’Acqua - fumata nera. Fallito il tentativo di conciliazione all’ispettorato territoriale del lavoro
Bologna 27 Giugno 2022 – l’Unione Terre d’Acqua rifiuta il tentativo di conciliazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL). Restano così inascoltate le legittime richieste delle Lavoratrici e dei Lavoratori, privati del salario accessorio del 2020 collegato a prestazioni già rese che quindi non sono state retribuite.
Come FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, SULPL, DICCAP, SILPOL, CSA, CISAL, unitamente alla RSU, chiediamo pertanto al neo eletto Presidente dell’Unione Terre d’ Acqua (Sindaco di San Giovanni in Persiceto) e ai Sindaci dei Comuni aderenti all’Unione di dare una risposta concreta alle richieste del proprio personale di riconoscere il salario accessorio riferito ad attività già prestate (indennità di turno, Straordinari, indennità contrattuali, produttività, ecc..).
Si tratta di una questione nata, a nostro avviso e come abbiamo sostenuto all’indomani della seduta del consiglio dell’unione del 1 febbraio 2021 che determino l’avvio delle procedure di commissariamento dell’Ente, per l’incapacità o non volontà dei politici di quel territorio di governare l’ente, di sostenerlo e di assumersi, di concerto, la responsabilità di farlo funzionare e di riconoscere ai dipendenti il giusto riconoscimento all’attività comunque svolta.
La gestione commissariale, con la quale è stato possibile instaurare costanti relazioni sindacali, nel corso del suo operato, ha prodotto soluzioni a gran parte dei problemi di Bilancio che erano sorti per dissidi politici.
Ora però la sua gestione è terminata e la palla ritorna alla politica.
E’ giunto il momento che il Presidente dell’Unione e i Sindaci dei comuni aderenti, si facciano pienamente carico del debito che l’Ente ha nei confronti dei suoi dipendenti e lo estinguano.
In caso contrario saranno inevitabilmente intraprese tutte le azioni per fare ottenere ai dipendenti dell’unione Terre d’acqua quanto loro dovuto, compreso il ricorso alla Magistratura, con purtroppo possibili conseguenze per la finanza pubblica e quindi per i cittadini del territorio.
A Bologna FP CGIL si conferma è il sindacato più rappresentativo alle elezioni RSU 2022
Nella giornata di oggi, 8 aprile 2022, anche a Bologna si stanno svolgendo le operazioni di scrutinio legate al voto per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie nel settore del Pubblico impiego.
Innanzi tutto merita sottolineare il buon dato di affluenza al voto nei luoghi di lavoro pubblico, che mediamente si attesta al 68%, e che ha coinvolto circa 18.000 lavoratrici e lavoratori che operano nei servizi pubblici della Sanità, delle Funzioni Centrali e delle Funzioni Locali del territorio metropolitano Bolognese. Dato sostanzialmente analogo a quello della scorsa tornata elettorale del 2018 e che considerata la situazione di contesto, che vede drammaticamente un calo costante della partecipazione agli appuntamenti elettorali e l’influenza del contesto generale, riteniamo positivo e per nulla scontato.
A scrutini ancora in corso – si concluderanno nella serata di oggi – dai dati che stanno via via arrivando, emerge una buona affermazione della FP CGIL che si attesta ancora una volta ad essere l’organizzazione più rappresentativa tra le lavoratrici ed i lavoratori dei servizi pubblici.
Ringraziamo tutte le candidate e i candidati, 600 Lavoratrici e Lavoratori, che hanno scelto di rappresentare la Cgil nei luoghi di lavoro e tutti coloro che li hanno scelti a rappresentarli per difendere diritti e tutele e per affermare il fondamentale ruolo che i servizi pubblici hanno nel garantire i diritti di cittadinanza di tutte le cittadine e tutti i cittadini di questo territorio e più in generale del Paese.


